sabato 25 marzo 2017

Fiducia e amore





 La fiducia è una forma di amore per la persona – o per l’oggetto - che la suscita. E’ un modo in cui si sente l'amore ed è inizio di amore che si riflette su tutti gli aspetti della vita, come capacità di amare e di riconoscere la dinamica dell’amore. Siamo presi da meraviglia quando sentiamo che le riserve e le perplessità suscitate dal comportamento di una persona o da una situazione hanno lasciato il posto a un sentimento più positivo e un atteggiamento più aperto. E’ il segno che le nostre difese sono scivolate a terra, che le nostre aspettative, spesso cariche di ego-centrismo, sono cadute e che siamo in grado di accettare le cose così come sono. Proprio da questa accettazione nasce una disponibilità a lasciarci contattare dalla realtà, a sperimentare come cambia ed evolve, ad aprirci all’inatteso che è il futuro. 







sabato 11 marzo 2017

11 marzo 2011-11 marzo 2017






La realtà esige



La realtà esige
che si dica anche questo:
la vita continua.
Continua a Canne e a Borodino
e a Kosovo Polje e a Guernica.

C’è un distributore di benzina
nella piazzetta di Gerico,
ci sono panchine dipinte di fresco
sotto la Montagna Bianca.
Lettere vanno e vengono
tra Pearl Harbor e Hastings,
un furgone di mobili transita
sotto l’occhio del leone di Cheronea,
e ai frutteti in fiore intorno a Verdun
si avvicina solo il fronte atmosferico.

C’è tanto Tutto
Che il Nulla è davvero ben celato.
Dagli yacht ormeggiati ad Azio
arriva la musica
e le coppie danzano sui ponti nel sole.

Talmente tanto accade di continuo
Che deve accadere dappertutto.
Dove non è rimasta pietra su pietra,
c’è un carretto di gelati
assediato dai bambini.
Dov’era Hiroshima
c’è ancora Hiroshima
e si producono molte cose
d’uso quotidiano.

Questo orribile mondo non è privo di grazie,
non è senza mattini
per cui valga la pena svegliarsi.

Sui campi verdi di Maciejowice
l’erba è verde
e sull’erba, come è normale sull’erba,
una rugiada trasparente.

Forse non ci sono campi se non di battaglia,
quelli ancora ricordati,
quelli già dimenicati,
boschi di betulle e boschi di cedri,
nevi e sabbie, paludi iridescenti
e forre di nera sconfitta,
dove per un bisogno impellente
ci si accuccia oggi dietro un cespuglio.

Qual è la morale? – forse nessuna.
Di certo c’è solo il sangue che scorre
e, come sempre, qualche fiume, qualche nuvola.

Sui valichi tragici
il vento porta via i cappelli
e non c’è niente da fare –
lo spettacolo ci diverte.


di Wisława Szymborska, da Vista con granello di sabbia, Adelphi











domenica 5 marzo 2017

Tesoro interiore







Non c’è nulla che si debba cercare di ottenere attraverso qualsivoglia forma di privazione, punizione, disciplina o stento. Tutti gli esseri sono essenzialmente Buddha, tutti gli esseri sono Buddha, o Buddhi - illuminati: tutto quello che occorre fare è rendersene conto.

Non si ha il tesoro interiore, si è il tesoro interiore. Quando ci si distacca da questa verità, credendo che la ricerca debba essere perseguita all’esterno nelle attività e negli sforzi, allora si ignora quel tesoro interiore. Questo è il vero significato di ignoranza – non che uno sia offuscato o stupido, ma che stia ignorando la realtà essenziale che è sempre stata presente. E’ questa l’ignoranza che porta alla nascita esseri in una continua ricerca di qualcosa che pensano di dovere ottenere e che essi già sono. (...) Semplicemente respira e lascia che il corpo dimori nella tranquillità e nel rilassamento, e al punto di sentirsi tranquilli e rilassati in ogni attività, che sia camminare o solo essere nella calma in quello che si sta facendo – e nel momento in cui ti senti bene, dì: “Questo è il tesoro”.
di John Garrie, da the way is without flaw