venerdì 8 marzo 2019

Zen, Illuminazione, Gioia





Illuminazione: che cosa è
"Enlightenment is not something you achieve. It is the absence of something. All your life you have been going forward after something, pursuing some goal. Enlightenment is dropping all that."
Con queste parole ha inizio la riflessione estremamente semplice e potente di una maestra e pioniera americana dello Zen, Charlotte Joko Beck, che continua:

"But to talk about it is of little use. The practice has to be done by each individual. There is no substitute. We can read about it until we are a thousand years old and it won’t do a thing for us. We all have to practice, and we have to practice with all of our might for the rest of our lives."[1]

 “Illuminazione non è qualcosa che conquistate. E’ assenza di qualcosa. Per tutta la vostra vita siete andati dietro a qualcosa, perseguendo qualche risultato. Illuminazione è lasciar cadere tutto questo. Ma parlarne serve a poco. La pratica deve essere opera di ciascun individuo. Non c’è sostituto. Possiamo leggere intorno a questo argomento fino a quando siamo vecchi di mille anni e non ci sarà servito a nulla. Noi tutti abbiamo da praticare, e dobbiamo farlo con tutte le nostre forze per il resto delle nostre vite.”[1]
Una vita più aperta e gioiosa
"Quello che davvero vogliamo è una vita naturale. Le nostre vite sono così innaturali che praticare lo Zen è, all’inizio, estremamente difficile. Ma una volta che cominciamo ad avere un po’ di luce sul fatto che il problema nella vita non è fuori di noi, avremo cominciato a camminare lungo questo sentiero. Una volta che il risveglio inizia, una volta che cominciamo a vedere che la vita può essere più aperta e gioiosa di quanto abbiamo mai pensato possibile, allora vogliamo praticare."
Dov'è la gioia

“Di tanto in tanto, proviamo gioia. Può insorgere accidentalmente o nel corso di un ritiro dedicato alla meditazione o altrove nelle nostre vite. Per qualche tempo dopo un periodo di pratica intensiva possiamo sperimentare gioia. Dopo anni di pratica, la nostra esperienza di gioia si approfondisce – se comprendiamo la pratica e vogliamo farla. La maggioranza della gente non vuole.”


“Gioia non è qualcosa che dobbiamo trovare. Gioia è quello che siamo se non siamo preoccupati con qualcosaltro. Quando ci sforziamo di trovare gioia, siamo semplicemente aggiungendo un pensiero – e uno di nessun aiuto, se per questo – sul fatto di base che è quello che siamo. Non abbiamo bisogno di andare in giro in cerca di gioia. Ma qualcosa dobbiamo fare. La questione è, cosa? Le nostre vite non sentono gioia, e noi insistiamo a cercare di trovare un rimedio.”

Lo Zen riguarda la vita di tutti i giorni

Intraprendiamo una disciplina come la pratica Zen per imparare a vivere in una maniera sensata. Lo Zen ha quasi mille anni ed è stato liberato  dai garbugli; non è facile, ma neppure è insensato. Sta con i piedi per terra ed è molto pratico. Riguarda la nostra vita di tutti i giorni. Come migliorare il lavoro in ufficio, crescere meglio i nostri ragazzi, e avere migliori relazioni. Avere una vita più sensata e soddisfacente deve venire da una pratica ragionevole e equilibrata. Quello che vogliamo è trovare una maniera di lavorare con l’insensatezza di base che esiste a causa della nostra cecità.


da Everyday Zen (1989) e Nothing Special (1993), di Charlotte Joko Beck