venerdì 25 ottobre 2013

Che cosa significa meditazione?










Montali, ritiro d'autunno, 18-20 ottobre 2013
(foto di Hinnerk Brockmann)


 





"Meditazione non significa produrre qualche stato mentale speciale, come uno stato di trance, uno stato di beatitudine o qualunque altro stato artificiale. Non implica l’evocare speciali esperienze, avere visioni, vedere particolari forme e colori. Meditazione significa divenire consapevoli del fatto che per un tempo inconcepibilmente lungo la nostra mente è stata prigioniera dei suoi attaccamenti alle esperienze. Significa vedere che questa condizione produce sofferenza, imprigiona la mente e stabilisce limiti artificiali ad essa. In meditazione, consentiamo alle nostre menti di rilassarsi e liberarsi da questo confino. Essere rilassati non significa lasciarsi andare fisicamente o essere disattenti. Ciò che intendiamo è un rilassamento della mente in cui sia il corpo sia la mente sono pienamente presenti e svegli.
I nostri ristretti, limitati stati mentali sono la conseguenza di azioni auto-centrate.. A causa di queste abitudini, che sono diventate compulsive, a mala pena controlliamo le nostre vite -soffriamo anche quando non vogliamo. Per molti versi siamo il giocattolo del nostro karma, con possibilità piuttosto limitate di influenzare qualcosa. Attraverso la meditazione gradualmente mettiamo via la nostra ristrettezza e compulsione mentale. Cominciamo a dissolvere le nostre tendenze e diveniamo più abili nell’influenzare il nostro futuro, fino ad essere padroni delle nostre vite con completa libertà di decisione.
In generale, siamo intrappolati in modelli reattivi di mi piace-non mi piace, lo voglio-non lo voglio. Viviamo sperando che i nostri desideri si compiano e temendo che ci capitino cose spiacevoli. I risultanti sentimenti di insoddisfazione e tutti i nostri problemi sbocciano dalla nostra mente compulsiva e non, come normalmente pensiamo, dagli altri o da pressioni esterne. Nascono da una sete inestinguibile di conferma del nostro ego e di appagamento nelle cose esterne, dal desiderio di ottenere qualcosa che non può essere ottenuto. La strenua ricerca di una felicità esterna a noi è la causa reale della nostra sofferenza.."



Lama Gendun Rinpoche, Heart Advice from a Mahamudra Master, Norbu Editions









 

2 commenti:

  1. Cosa significa oggi meditazione per me? innanzitutto credo che questa parola non abbia sempre lo stesso significato, si arricchisce o impoverisce a secondo di come arrivo a meditare. Se ci credo se penso che può aiutarmi mi rende partecipe e presente al momento, altrimenti mi distrae. Ho capito che ogni cosa che faccio in campo spirituale e di conoscenza di me stesso necessita di tempo e di prove e soprattutto di azione, non posso aspettarmi miglioramenti se non li cerco.Premesso questo oggi provo un senso di appartenenza nel meditare, mi ritrovo. Questo mi permette di uscire o quantomeno di comprendere meglio alcuni meccanismi emotivi che mi coinvolgono e che mi generano a volte emozioni malate. Ho bisogno di tempo per capire ed accettare che ogni atteggiamento sia fisico che mentale è parte della meditazione e che piano piano devo provare a starci dentro. Dico devo perchè da quello che ho intuito e capito ad oggi penso che mi sia utile. Serene 24 ore

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    1. Grazie mille per questo commento.
      Non tanto dove vado, e dove mi sono prefisso e ho l'ambizione di arrivare, ma come arrivo, da "quale luogo", con quale fiducia e intenzioni, con quale rilassatezza e gentilezza arrivo alla meditazione - questo mi sembra essenziale.

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