Carissimo,
sarei contento se tu leggessi
questa lettera nata dallo scambio di idee, di opinioni e di emozioni che abbiamo
avuto.
Alcuni di noi sono per la non violenza, ne parlano e la sbandierano ma
spesso continuiamo a ignorare quanta attenzione, onestà, integrità e costanza
richieda il praticarla.
E forza, molta più forza che il lamentarsi o piangersi addosso o
lasciarsi prendere dal risentimento e dall’energia della rabbia.
E qualcosa, una dedizione, un impegno, più profondo e personale di uno
slogan accattivante.
La violenza nelle relazioni interpersonali può presentarsi come una
spirale in cui siamo risucchiati prima di rendercene conto se non conosciamo
quelle tendenze, inclinazioni, debolezze che possono facilmente renderci ciechi
e sordi ai pensieri, alle parole, e alle azioni, nostre e altrui.
Può essere utile visualizzare la situazione come quella di un uomo che
si trovi dentro un fosso irto di chiodi appuntiti, vetri aguzzi e lame taglienti
e che abbia appena lo spazio per venirne fuori ma solo se si muove con
consapevolezza sveglia perché ogni distrazione e inavvertenza può ferirlo
gravemente.
Come parla, come muove le mani, come si lascia prendere da una certa
idea, tutto può essergli fatale e spingerlo più a fondo.
Quello che considera un dato obiettivo può essere a causa del suo tono
di voce recepito come un’offesa. La metafora cui fa ricorso per illustrare la
sua ragione può prendergli la mano e trasformarsi in una polemica senza
quartiere contro l’avversario. Il ricordo dei comportamenti passati di questi
divenire un’ossessione che gli toglie la calma. Fino al momento in cui la
rabbia si impossessa di tutto il suo essere e in preda ad essa scoppia in urla
e in atti di violenza contro oggetti ed esseri viventi, umani e non.
Anche uomini essenzialmente innocui possono trasformarsi in violenti se
non curano la pace del cuore e della mente.
Due persone pronte a una conversazione, che si conoscano e
conoscendosi sappiano di correre qualche pericolo di cadere nella trappola
della violenza, mentale, verbale e fisica, dovrebbero impegnarsi, direi far voto preventivo, di rinunciare
ad ogni costo a provocazioni, ingiurie, argomenti tendenziosi o equivocabili e
naturalmente a manifestazioni di vera e propria violenza fisica.
Se si
rendono conto che non gli è possibile per qualche motivo nonostante le buone
intenzioni dovrebbero aggiornare la loro conversazione a un altro momento,
quando saranno più calmi.
Ciao, sono
certo che riflessione e consapevolezza facilitano il cammino di ciascuno di noi
verso l'essere che desideriamo più felice, saggio e senza paura di liberarsi dalle catene e dalle remore del passato e delle abitudini.
Un
abbraccio