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domenica 15 gennaio 2017

La fiducia e l'attenzione






L’attenzione a quanto diciamo di getto, senza pensarci, rivela quello che sentiamo. Si accende una luce sul nostro oscuro mondo interiore che quando parliamo distrattamente resta insondato e le tenebre acquistano forza e solidità.
Una di queste mattine ho incontrato una vicina di casa, una signora olandese, con la quale scambio volentieri un saluto e un sorriso. Vedendola diretta al cassonetto per la raccolta della carta l’ho salutata “Buon giorno”, e ho aggiunto: “Per la carta bisogna andare più avanti: il cassonetto qui vicino è finito rovesciato a terra...” Poi, sull’abbrivio, ho concluso: “E ci resterà qualche anno!”
Sono rimasto colpito dalle mie ultime parole.
C’era proprio bisogno di questa chiusa tombale?
E ho accolto la scoperta con un senso di sollievo e di liberazione: felice di capire in diretta e dal vivo che sono ancora portato al commento negativo e che il sarcasmo è pronto a prendere il sopravvento sulla fiducia e sul gioco.


ps. Dopo una settimana il pesante cassonetto per la raccolta della carta è stato rialzato e rimesso in funzione al suo posto.






domenica 6 dicembre 2015

Quando la preoccupazione per se stessi si acquieta





“L’emergere e lo sbocciare di comprensione, amore e intelligenza non ha niente a che fare con qualsivoglia tradizione esterna,” osserva la maestra zen Toni Packer. “Avviene completamente per forza propria nel momento in cui un essere umano interroga, si stupisce, ascolta senza restare bloccato nella paura. Quando la preoccupazione per se stessi si acquieta, è assente, allora cielo e terra sono aperti.”