sabato 11 giugno 2016

Filastrocca dei mutamenti







«Aiuto, sto cambiando!» disse il ghiaccio
«Sto diventando acqua, come faccio?
Acqua che fugge nel suo gocciolìo!
Ci sono gocce, non ci sono io!»
Ma il sole disse: «Calma i tuoi pensieri
Il mondo cambia, sotto i raggi miei
Tu tieniti ben stretto a ciò che eri
E poi lasciati andare a ciò che sei»
Quel ghiaccio diventò un fiume d’argento
Non ebbe più paura di cambiare
E un giorno disse: «Il sale che io sento
Mi dice che sto diventando mare
E mare sia. Perché ho capito, adesso
Non cambio in qualcos’altro, ma in me stesso»
di Bruno Tognolini, Le Filastrocche della Melevisione, Carlo Gallucci Editore


Il cambiamento può ispirare paura o ansia e quando ne siamo posseduti ci facciamo piccoli piccoli e ci chiudiamo in uno stato di confusione o di impotenza. 
Rimpiangiamo il passato che resta solido perchè non si muove più, siamo rigidi, cerchiamo sicurezze nella rigidità, e non vediamo i colori cangianti della vita. 
Il poeta ci invita alla calma, a distogliere lo sguardo dal ghiaccio che ferisce e acceca, a familiarizzarci con il lasciare andare e ad avere fiducia, a scioglierci e a riconoscere: "... sto diventando mare e mare sia."




1 commento:

  1. Si, Michele, la filastrocca ed il tuo commento sono di grande respiro e saggezza. Ma comprendo anche la difficoltà a "lasciarsi andare" fiduciosi verso il mare... quando non sappiamo nuotare.
    Fra.Pi

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