sabato 11 marzo 2017

11 marzo 2011-11 marzo 2017






La realtà esige



La realtà esige
che si dica anche questo:
la vita continua.
Continua a Canne e a Borodino
e a Kosovo Polje e a Guernica.

C’è un distributore di benzina
nella piazzetta di Gerico,
ci sono panchine dipinte di fresco
sotto la Montagna Bianca.
Lettere vanno e vengono
tra Pearl Harbor e Hastings,
un furgone di mobili transita
sotto l’occhio del leone di Cheronea,
e ai frutteti in fiore intorno a Verdun
si avvicina solo il fronte atmosferico.

C’è tanto Tutto
Che il Nulla è davvero ben celato.
Dagli yacht ormeggiati ad Azio
arriva la musica
e le coppie danzano sui ponti nel sole.

Talmente tanto accade di continuo
Che deve accadere dappertutto.
Dove non è rimasta pietra su pietra,
c’è un carretto di gelati
assediato dai bambini.
Dov’era Hiroshima
c’è ancora Hiroshima
e si producono molte cose
d’uso quotidiano.

Questo orribile mondo non è privo di grazie,
non è senza mattini
per cui valga la pena svegliarsi.

Sui campi verdi di Maciejowice
l’erba è verde
e sull’erba, come è normale sull’erba,
una rugiada trasparente.

Forse non ci sono campi se non di battaglia,
quelli ancora ricordati,
quelli già dimenicati,
boschi di betulle e boschi di cedri,
nevi e sabbie, paludi iridescenti
e forre di nera sconfitta,
dove per un bisogno impellente
ci si accuccia oggi dietro un cespuglio.

Qual è la morale? – forse nessuna.
Di certo c’è solo il sangue che scorre
e, come sempre, qualche fiume, qualche nuvola.

Sui valichi tragici
il vento porta via i cappelli
e non c’è niente da fare –
lo spettacolo ci diverte.


di Wisława Szymborska, da Vista con granello di sabbia, Adelphi











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