Nel 1950 Albert Einstein
scrisse una lettera a Robert E.Marcus, direttore del World Jewish Congress, il
cui figlio era appena morto di poliomielite.
Egregio
dottor Marcus,
un
essere umano è parte di quel tutto che abbiamo battezzato «universo», una parte limitata nel tempo e nello spazio. Sperimenta se
stesso, i propri pensieri e sentimenti come qualcosa di separato dal resto, una
specie di illusione ottica della coscienza. La lotta per liberarsi da tale
illusione è il solo scopo della vera religione. Non nutrire l’illusione ma
cercare di sormontarla è il modo per raggiungere l’unica pace interiore che sia
alla nostra portata.
Con i miei migliori auguri
Sinceramente suo,
Albert Einstein
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