Consapevolezza è dare importanza al
qui e ora, è valorizzare il momento presente. Quando teniamo lo sguardo fisso
sul passato o sul futuro viviamo sbadatamente, e non attribuiamo significato
alla nostra presenza qui e ora. E spesso quel che si accompagna al vivere
sbadatamente è una presenza caratterizzata da rinuncia e sfiducia, una presenza
non presente. In questi casi basta poco, un’emozione che non piace, la
sensazione di uno scarto, un errore di poco conto per proiettare un’ombra di
pessimismo e di negatività su intere giornate.
Grazie alla pratica meditativa
possiamo accogliere stati d’animo che non ci piacciono e invece di soccombere o
identificarci con essi li lasciamo transitare e svanire accompagnandoli con una
espirazione. Vediamo così la vita come qualcosa di molto meno solido e ci
muoviamo con agilità al suo interno evitando di farci ipnotizzare dalla
negatività e dalla sfiducia.
Capiamo che la consapevolezza è amica di uno sguardo spazioso che non solidifica in giudizi.
(Montali, ritiro meditativo 1-3 giugno 2018)
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