La liberazione dalla dipendenza e dall’assuefazione, in una parola
dall’attaccamento, e la libertà di scegliere possono nascere semplicemente dal
fermarsi, dall’espirare e dal riprendere contatto con se stessi e con la
consapevolezza del qui e ora.
Una volta che sono fermo e che espiro trovo più spazio in me per la
saggezza e la compassione.
Dallo stato di calma e di vuoto può nascere empatia e comprensione di
dove siamo.
Per questo il comportamento più consigliabile e più controcorrente
nella vita quotidiana è proprio quello di fermarsi, di introdurre pause, di
espirare intenzionalmente e con sollievo, gioire del vuoto di parole, di
azioni, di pensieri.
Ad esempio, stando in casa, essere consapevoli che si sta attraversando
una porta, tirare un respiro e poi espirare.
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