L’associazione Mercy for Animals ha diffuso un video, girato in Canada, sulla selezione
delle galline ovaiole in una azienda. Alcuni membri dell’associazione sotto
copertura hanno ripreso le immagini. Vediamo la separazione dei pulcini maschi
dalle femmine e dei pulcini sani da quelli feriti: gli animali «scartati»
perché «inutili» alla produzione, vengono buttati in un tritatutto o bolliti
ancora vivi. Nel mentre si odono gli scherzi e le battute dei lavoratori
addetti, insensibili alla sofferenza degli animali straziati.
Ritornano alla mente le parole di Sri Nisargadatta Maharaj (già ricordate nel nostro post
intitolato I cani di Sarajevo del
15/02/ 2014): “E’ nella natura dell’amore di esprimersi, di affermarsi, di
superare le difficoltà. Una volta capito che il mondo è amore in azione,
guarderai ad esso in modo diverso. Ma prima deve cambiare la tua attitudine nei
confronti della sofferenza. La sofferenza è in primo luogo
richiesta di attenzione, che è in se stessa un movimento di amore.
Più che felicità, amore vuole crescita, allargamento e approfondimento di
coscienza e di essere. (…) Ogni volta che amore viene negato e si permette che
la sofferenza si diffonda, la guerra diventa inevitabile. La nostra
indifferenza al dolore del nostro vicino porta la sofferenza alla nostra
porta.”
"Prima deve cambiare la tua
attitudine nei confronti della sofferenza." La sofferenza non può essere
regolamentata dalla legge dei pronomi possessivi -la "mia", la
"tua", la "nostra", la "loro"- e quando cerchiamo
di ricacciare la sofferenza dentro gli steccati dei pronomi possessivi, per tenercene
distanti, per controllarla, negando attenzione, "la guerra diventa
inevitabile". Allora "la nostra indifferenza
al dolore del nostro vicino porta la sofferenza alla nostra porta", e il
nostro vicino è l'essere vivente che chiede attenzione.
Ritornano anche le parole incise sulla roccia di uno degli
Editti di Asoka che regnò all’incirca dal 273 – 232 a.C. su gran
parte del subcontinente indiano: “Dapertutto nei
dominii del Re Piyadassi caro agli Dei (nome di Asoka dopo la consacrazione) … il re Piyadassi caro agli Dei ha
promosso l’istituzione di due tipi di ospedali: ospedali per gli uomini e
ospedali per gli animali e dove non
esistevano erbe salutari per gli uomini e salutari per gli animali, dappertutto
ne ha fatto portare e piantare; e dove non crescevano radici e piante da frutto,
dappertutto ne ha fatto portare e piantare; e sulle strade ha fatto scavare
pozzi e ha fatto piantare alberi per il ristoro degli uomini e degli animali.” da Gli
editti di Asoka, Adelphi editore, a cura di Giovanni Pugliese Carratelli