sabato 21 marzo 2015

I pulcini e la crudeltà degli umani





L’associazione Mercy for Animals ha diffuso un video, girato in Canada, sulla selezione delle galline ovaiole in una azienda. Alcuni membri dell’associazione sotto copertura hanno ripreso le immagini. Vediamo la separazione dei pulcini maschi dalle femmine e dei pulcini sani da quelli feriti: gli animali «scartati» perché «inutili» alla produzione, vengono buttati in un tritatutto o bolliti ancora vivi. Nel mentre si odono gli scherzi e le battute dei lavoratori addetti, insensibili alla sofferenza degli animali straziati.

 

Ritornano alla mente le parole di Sri Nisargadatta Maharaj (già ricordate nel nostro post intitolato I cani di Sarajevo del 15/02/ 2014): “E’ nella natura dell’amore di esprimersi, di affermarsi, di superare le difficoltà. Una volta capito che il mondo è amore in azione, guarderai ad esso in modo diverso. Ma prima deve cambiare la tua attitudine nei confronti della sofferenza. La sofferenza è in primo luogo richiesta di attenzione, che è in se stessa un movimento di amore. Più che felicità, amore vuole crescita, allargamento e approfondimento di coscienza e di essere. (…) Ogni volta che amore viene negato e si permette che la sofferenza si diffonda, la guerra diventa inevitabile. La nostra indifferenza al dolore del nostro vicino porta la sofferenza alla nostra porta.”
"Prima deve cambiare la tua attitudine nei confronti della sofferenza." La sofferenza non può essere regolamentata dalla legge dei pronomi possessivi -la "mia", la "tua", la "nostra", la "loro"- e quando cerchiamo di ricacciare la sofferenza dentro gli steccati dei pronomi possessivi, per tenercene distanti, per controllarla, negando attenzione, "la guerra diventa inevitabile".  Allora "la nostra indifferenza al dolore del nostro vicino porta la sofferenza alla nostra porta", e il nostro vicino è l'essere vivente che chiede attenzione.

 

Ritornano anche le parole incise sulla roccia di uno degli Editti di Asoka che regnò all’incirca dal 273 – 232 a.C. su gran parte del subcontinente indiano: “Dapertutto nei dominii del Re Piyadassi caro agli Dei (nome di Asoka dopo la consacrazione) … il re Piyadassi caro agli Dei ha promosso l’istituzione di due tipi di ospedali: ospedali per gli uomini e ospedali  per gli animali e dove non esistevano erbe salutari per gli uomini e salutari per gli animali, dappertutto ne ha fatto portare e piantare; e dove non crescevano radici e piante da frutto, dappertutto ne ha fatto portare e piantare; e sulle strade ha fatto scavare pozzi e ha fatto piantare alberi per il ristoro degli uomini e degli animali.”  da  Gli editti di Asoka, Adelphi editore, a cura di Giovanni Pugliese Carratelli



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