Come esseri umani facciamo esperienza di
gioie, di speranze, affanni, ansie, momenti di sollievo, delusioni… Si susseguono
giornate luminose e giornate cupe, ore liete e ore pesanti, stati mentali benefici e stati mentali distruttivi…
Spesso restiamo abbarbicati alle
esperienze e alle sensazioni che ci procurano, ripetiamo comportamenti e
modelli che non amiamo e che ci deprimono, ma non sappiamo liberarcene.
Talvolta però lasciamo che sia
l’esperienza stessa nella sua concretezza a interrogarci, impariamo a non
dirottare le responsabilità e a cercare risposte vere, sincere, oneste e reali
alla sofferenza che ci stringe.
Abbiamo sentito dire di sentieri antichi,
che sono stati battuti da tempi lontani e che nessuno può percorrere al posto
nostro! Allora ci mettiamo in cammino – non c’è altro da fare, non basta
leggere, non è sufficiente avere belle idee o ripetere teorie suggestive.
Se perseveriamo con coraggio e allegrezza
d’animo lungo il cammino conosceremo cose meravigliose tra cui la più
sorprendente per ricchezza e generosità è l’apertura dell’io e l’amicizia con i
maestri e i compagni di pratica che sono animati dal nostro stesso desiderio di
bene e di liberazione.
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