venerdì 19 luglio 2013

Il tafano





Racconta Shundo Aoyama che un uomo facoltoso che era venuto a rendere visita al maestro Fugai (1779-1847), monaco zen e calligrafo, nel suo tempio in rovina di Osaka, si stava lagnando dei suoi problemi. Proprio allora un tafano volò dentro la stanza e cominciò a scagliarsi contro la finestra, ancora e ancora. Fugai era tutto intento a osservare il tafano, apparentemente non ascoltando il suo visitatore.

L’impaziente uomo facoltoso disse con pesante ironia: “Sembra che a lei piacciano molto i tafani.”

A questo Fugai replicò: “Chiedo scusa. Il povero tafano è in un gran guaio. Questo tempio è noto per il suo stato rovinoso. Nonostante possa volar via all’aperto attraverso un buco quasi ovunque, questo tafano continua a lanciarsi sempre contro lo stesso punto, convinto che sia lì l’unica possibile uscita. Se continua così, morirà. Ma non è solo il tafano a dover essere commiserato.”

Il maestro Shunryu Suzuki diceva: “In reflecting on our problems we should include ourselves.”

Ma se come il tafano siamo convinti che esista un solo punto per uscire fuori, se abbiamo un solo punto di vista, e riflettendo sui nostri problemi escludiamo la nostra mente e dove essa ci porta, allora faremo come il tafano e come il tafano rischieremo di morire.



2 commenti:

  1. Quando ci sentivamo frustrati, anche solo in parte, bevevamo per dimenticare. Non ne avevamo mai abbastanza di quello che credevamo di desiderare. In tutti questi sforzi, molti dei quali animati da buone intenzioni, l'ostacolo paralizzante era stata la mancanza di umiltà. Ci mancava la prospettiva adatta a vedere che la formazione del carattere e i valori spirituali dovevano venire al primo posto, e che le soddisfazioni materiali non erano lo scopo della vita. In un modo del tutto tipico per noi, avevamo fatto di tutto per confondere i fini con i mezzi
    (Tratto da "Dodici Passi Dodici Tradizioni" - Settimo Passo)serene 24 ore

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  2. In effetti a volte i nostri "grandi problemi esistenziali", se confrontati con quelli di altre persone, si ridimensionano di parecchio.

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