Lettera di Shundo Aoyama
a Rika
Quando le mani ti cadono
a terra per il peso di quello
che vedi o senti
e in special modo di quanto
hai fatto o non hai fatto
tu stesso e ritorni a unirle
l’una all’altra
Quando accogli senza astio
o recriminazioni il movimento
e ritorni senza riserve
alla lingua del presente
Proprio allora stai coltivando
un nuovo momento di bellezza
da TIENI APERTO, di Michele Colafato, Il Labirinto 2012
Rispondo a qualche richiesta di chiarimento che mi è pervenuta.
RispondiEliminaShundo Aoyama, nata il 15 gennaio 1933, maestra di Zen, è abate del Monastero di Muryio-ji e di Aichi Semmon Nisi-do, un seminario per donne, in Giappone. E' autrice del libro "Utsukushiki Hito Ni" che potrebbe essere tradotto letteralmente "A una bella persona"; libro che in italiano ha il titolo "La voce del fiume", esaurito da molti anni, e altri titoli in altre lingue, tra cui l'inglese, "Zen Seeds, Reflections of a Female Priest". Shundo-roshi parla direttamente "da cuore a cuore" -per riprendere una espressione classica dello zen- di quel che è essenziale: come trovare la felicità in questa vita. Il suo insegnamento e il suo amore per la poesia mi hanno portato a intitolare la mia poesia: "Lettera di Shundo Aoyama."