Se ci lasciamo persuadere dal ‘non me la sento’, ‘non ce la faccio’,
‘non è possibile’, che le Sirene ci suggeriscono cantando da dietro gli scogli in direzione del
nostro cuore, finiamo per ritirarci nella rinuncia, la rassegnazione, l’incapacità.
Magari siamo persino accolti e consolati dalla comprensione di chi ci sta
vicino..
Inizialmente non vediamo che si tratta di una inarrestabile discesa e che non
c’è arrivo in vista.
Prendiamo rifugio nell’ignoranza e non usciamo più da questa tana perchè ci sono sempre più cose e situazioni che ci fanno paura e di fronte
alle quali alziamo le mani, mentre i risparmi si assottigliano e non troviamo
più le rendite su cui inconsciamente facevamo affidamento.
Dice Lama Gendün Rinpoche: “L’emozione corrispondente all’ignoranza è
la paura, che include l’inclinazione a distogliere l’attenzione da ciò che è
fastidioso e il desiderio di restare in stati di consapevolezza diminuita.”
In effetti le rendite economiche, o le rendite di posizione in ambito sociale, sono a volte un'illusione per il ricco e il benestante che non si è fatto da sè. Può suonare un'affermazione da borghese la mia, e lo è.
RispondiEliminaMa parlo di quella borghesia che è diventata consapevole di sè.