C’è un libro di poesia che dà voce alla gratitudine, alla carità e all’amicizia
e si apre con queste parole:
“Alle amiche e agli amici, al mio Maestro che ha 2557 anni, a chi amo, a
chi mi ama, ai monaci della foresta, agli indifferenti e agli spaventati dell’amore
e dell’amicizia, ai vivi, ai morti, e ai mai nati, ai sopravvissuti, a tutti
gli oggetti del lavoro umano, tavoli, sedie e letti, e pane e vino, e orti, e a
tutti i cari, furiosi o delicati, animali, quelli che hanno vissuto con me e
quelli appena intravisti, quelli che mi hanno azzannato e graffiato e quelli
che mi hanno accarezzato e fatto ‘muso-muso’, quelli che ho mangiato, quelli
che lavorano, agli alberi vecchi e giovani, solitari e scoievoli, al fondo del
mare, alle onde una a una, ai granelli di sabbia, alle nuvole, alle montagne,
ai sassi, alle conchiglie, ai fiumi, alla terra terra, ai temporali, alla
grandine, alle pozzanghere, all’erba, al ghiaccio, ai tuoni, ai fiori, alle
mani e a tutto il corpo, al vento, ai vulcani, ai laghi, alla nebbia, agli
abbracci e alle parole, ai deserti, alle steppe, ai frutti e alle verdure, alle
foreste, ai fulmini, a tutte le facce del sole, agli astri, al cielo che arriva fino a terra, alla
pioggia, alla prediletta neve, alla luna di cui porto il nome, alla notte, alla
luce, all’universo che non finisce, alla voce del silenzio, al senza nome, alla
divina compagnia, grazie e grazie”
Il libro si intitola La bambina pugile ovvero La precisione
dell’amore, è stato edito da Einaudi nel 2014,
lo ha scritto
Chandra Livia Candiani, che è anche traduttrice di testi buddhisti e tiene corsi di meditazione.
In
copertina, venendo incontro, Chandra ci offre le sue istruzioni per abbracciarsi:
L’universo non ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa così:
ci si avvicina lentamente
eppure senza motivo apparente,
poi allargando le braccia,
si mostra il disarmo delle ali,
e infine si svanisce,
insieme,
nello spazio di carità
tra te
e l’altro.
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