Una poesia di Tomas Tranströmer (Stoccolma, 15 aprile 1931- 20 marzo 2015) ricorda l’atmosfera della pratica
meditativa. Il silenzio, il bosco delle sensazioni, il risvegliarsi dell’attenzione,
la disponibilità o indisponibilità a riconoscere la realtà della nostra
esperienza, la scoperta di appena accennati rumori, gli indizi di una realtà
misteriosa e più vasta del piccolo io rispetto alla quale possiamo chiuderci
nelle strette della paura e nell’ansia oppure aprirci all’ascolto, considerando
ogni momento nuovo e inedito.
All’aperto
Entra! In questa stagione il bosco
è silenziosi locali abbandonati.
Solo rumore di battiti come se qualcuno
spostasse piano i rami con una pinzetta.
O un cardine che cigola
in un grosso tronco.
dalla raccolta Poesia dal silenzio, Crocetti editore, trad. di Maria Cristina
Lombardi
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