La
spaziosità della nostra vita, nella nostra vita, dipende quasi esclusivamente
dall’accettazione consapevole di tutte quelle cose che respingiamo e buttiamo
fuori perché non ci piacciono, come il disordine, lo squilibrio, la sofferenza,
l’imperfezione, la pazienza: e proprio così facendo, più
scacciamo via e più lo spazio ci si restringe addosso. Quando quel che non ci piace
viene a farci visita lo rifiutiamo, cacciandolo o ignorandone l’esistenza, così
lo spazio si riduce e ci troviamo a corto di respiro.
La
meditazione di consapevolezza allarga immensamente lo spazio intorno a noi e
consente alle cose spiacevoli di essere viste, riconosciute e testimoniate
finchè non cessano.
Nel
profondo la vita va in senso contrario alla ricerca del piacere.
Shunryu Suzuki dice: “Se comprendete lo sfondo dell’esistenza, realizzate che la sofferenza stessa è il modo in cui viviamo e in cui ampliamo la nostra vita.”
Shunryu Suzuki dice: “Se comprendete lo sfondo dell’esistenza, realizzate che la sofferenza stessa è il modo in cui viviamo e in cui ampliamo la nostra vita.”
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