E quando sarai arrivato
alla fine del viaggio
incontrerai te stesso
non un tuo sogno o un ideale
e avrai ripreso confidenza
con le
tue dita e vorrai continuare
a camminare in tua compagnia
per molti altri anni
come fossero un giorno
Quando siamo in uno stato mentale piacevole,
in una buona disposizione, possiamo essere portati d’impulso ad arricchire e
abbellire il momento presente, e magari troviamo lo slancio poetico, come nei
versi che precedono.
Quando invece siamo in uno stato d’animo
depresso, abbattuto, ci capita di percepire il momento presente spoglio e disadorno come
una condanna e un destino e lo subiamo chiudendoci nel mutismo o costruendo un
muro di negatività.
Il viaggio nel reale è fatto di tanti momenti
che si susseguono, piacevoli, spiacevoli, neutri.
“Quello che gradualmente
impariamo -dice la Maestra Pema Chӧdrӧn- è di non
allontanarci dall’essere completamente presenti. Abbiamo bisogno di addestrarci
a questo livello di base perché la sofferenza è molto diffusa nel mondo. Se non
ci addestriamo centimetro per centimetro, un momento alla volta, a superare la
nostra paura della sofferenza, saremo molto limitati nella nostra capacità di
aiuto. Saremo limitati riguardo all’aiutare noi stessi e limitati riguardo agli
altri. Perciò cominciamo con noi stessi, così come siamo, qui e ora.”
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