Nel
mezzo della grande confusione in cui si dibatte il mondo le parole di chi è
riuscito a creare un po’ di pace in se stesso si ascoltano come voci amiche che offrono rifugio invitando a deporre il risentimento e la violenza e a
coltivare la consapevolezza e la tranquillità.
Theodor Fontane, l’autore di Effi Briest,
scrisse a un suo amico:
“La
vecchia battuta, secondo cui siamo solo un’imboccatura di clarino in cui entra
fiato da qualche parte ignota, ha pur qualcosa di vero, e l’essere penetrati di
tale verità lascia infine soltanto questo duplice sentimento: di modestia e di
gratitudine.”
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