sabato 31 maggio 2014

Pura attenzione





"La pratica buddhista consiste nel rimanere in quella pura attenzione in cui si trova ciò che chiamiamo conoscenza intuitiva, o conoscenza diretta. E’ una conoscenza non fondata sulla percezione, su un’idea, su una posizione, o una dottrina, ed è possibile solo tramite l’attenzione. Ciò che intendiamo per attenzione è la capacità di non attaccarci ad alcun oggetto, che appartenga al regno materiale o al regno mentale. Quando non c’è attaccamento, la mente è in uno stato di pura consapevolezza, intelligenza e chiarezza. Questa è l’attenzione. La mente è pura e ricettiva, sensibile alle condizioni esistenti. Non è più una mente condizionata che si limita a reagire al piacere e al dolore, alla lode e al biasimo, alla felicità e alla sofferenza.

Se adesso, per esempio, vi arrabbiate, potete seguire la rabbia. Potete crederle e continuare a riprodurre quell’emozione, oppure potete soffocare la rabbia e cercare di interromperla per paura o per avversione. Tuttavia, invece di comportarvi in uno dei due modi, potete pensare alla rabbia come a qualcosa che può essere osservato. Ora, se la rabbia fosse il nostro vero sé, non la potremmo osservare; ecco ciò che intendo per ‘riflessione’. Che cos’è che può osservare e riflettere sulla sensazione della rabbia? Che cos’è che può esaminare e riflettere sulla sensazione, il calore del corpo, o lo stato mentale? Quella che osserva e investiga è ciò che chiamiamo mente riflessiva. La mente umana è una mente riflessiva."

Achaan Sumedho, da La mente e la via, Ubaldini
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Achaan Sumedho è un monaco buddhista della scuola dei Maestri della Foresta, tradizione theravada. Di origine statunitense, è stato discepolo di Achaan Chah, fondatore di monasteri nel Regno Unito, è tornato da qualche anno a vivere in Thailandia. Gli insegnamenti di Sumedho raccolti in La mente e la via, come in altri libri e discorsi, reperibili sul sito del monastero di Santacittarama, sono raccomandabili e riconoscibili per la chiarezza, per il carattere non settario, e in special modo perchè il loro autore "parla da un luogo in cui è stato".
 
 
 
 
 

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