Nella sua biografia dedicata a
Suzuki-roshi, Chadwick ricorda che una praticante aveva domandato al maestro:
“Che cos’è la guerra?”
Il maestro allora indicando
davanti a sé le stuoie su cui vengono sistemati i cuscini per la meditazione,
per ogni stuoia due cuscini, uno a fianco dell’altro, aveva detto che talvolta
quando compaiono delle increspature tra due praticanti, ciascuno dei due cerca
di appianare l’increspatura spingendola verso l’altro. E aveva aggiunto: “Ecco la
causa della guerra. Il karma comincia con le piccole cose, poi accelera.
Bisogna sapere come comportarsi con quelle piccole difficoltà.” E’ da folli ignorare il karma, la guerra è il
risultato delle nostre attività quotidiane. Persino parlare di pace in maniera
rabbiosa porta acqua al mulino della guerra. “Dovremmo saperlo” -avvertiva il
maestro.
Queste parole tornano in
mente davanti alla vista dell'aggressione ai beni comuni, alle risorse
pubbliche, alla natura, agli esseri
viventi, alle istituzioni, alla legalità…
Soltanto menti annebbiate dall’avidità
e dal sogno auto-centrato o sprofondate nelle illusioni e nell’ignoranza possono
credere che le quotidiane erosioni e prevaricazioni della legge e dei diritti
degli altri, spesso considerate minime, veniali o innocue, siano prive di conseguenze e non concorrano alle grandi
distruzioni in atto.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra, diceva Qualcuno che probabilmente la sapeva lunga sulla debolezza umana. Personalmente ho peccato per avidità, per autocentratezza, per illusione e ignoranza e per altro ancora, ma ora c'è una novità. Ho voglia di migliorare. Serene 24 ore
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