venerdì 3 maggio 2013

E se non puoi


 
 
E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla..
 

La poesia prosegue ma noi possiamo, per ora, non seguire oltre e fermarci con il poeta sulla soglia della sua esortazione.
Abbiamo prestato attenzione alle sue parole? Abbiamo notato che ci invita a non sciupare la vita, proprio la vita che abbiamo, proprio questa vita, così com’è?
Anche se non è quella che desideriamo, anche se non realizza i desideri che ci sembrano irrinunciabili per la nostra felicità.
Forse quando la vita non corrisponde alle nostre aspettative e voglie la sciupiamo intenzionalmente. O forse la respingiamo senza rendercene conto.
Prendiamo il tempo qualche volta per chiederci se siamo in contatto con la vita, prendiamo lo spunto da un respiro, da un incontro, da una sensazione fisica, mentale, piacevole, spiacevole, dal fare di slancio quello che sentiamo essere bene, diamo un nome ai momenti che si susseguono, oppure fermiamoci per stare un po' nel vuoto, nel silenzio, evitiamo gli automatismi e le derive che chiamiamo vita.
Ci sono tante possibilità di sciuparla!
La vita si perde facilmente, scivola tra le dita.
E il modo più facile per perderla è non considerarla, non prestarle attenzione, non ascoltarla, così com’è, “per quanto sta in noi”.
 
§
 




E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un via vai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
Constantinos Kavafis, Cinquantacinque Poesie, Einaudi




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